PESCA A TOP WATER IL CAVEDANO: IL RE DELLE ACQUE DOLCI

by Daniele Cattaneo

Come si fa a decretare quale sia il pesce che domina su tutti gli altri? Quali sono i criteri per poterlo decidere? La risposta è sicuramente soggettiva e dipende dal tipo di esperienze che hai fatto. Per me, che abito nel lecchese, non ci sono dubbi: è il CAVEDANO.

Questo pinnuto, furbo e diffidente è il più difficile da catturare malgrado ce ne siano in grande quantità nei nostri fiumi e laghi, in particolare dalle mie parti.

Daniele come è nata la tua passione per il Cavedano? Quale è stato il tuo percorso?

I miei primi pesci, Gobbi, Triotti e Alborelle li pescavo con canna fissa e cagnotti. Crescendo mi sono dedicato alla pesca a passata con canne fisse sempre più lunghe. Savette, Pighi e Barbi erano i pesci più ambiti perché portavano l’attrezzatura al limite. Con il tempo, gli impegni personali e lavorativi sempre più ingombranti, mi hanno portato ad avvicinarmi alla pesca a spinning, una tecnica decisamente più smart. In quel periodo vennero lanciate sul mercato le prime canne da Trout Area, fili trecciati e esche di piccole dimensioni cosi cominciai a cimentarmi alla pesca al Cavedano con questa attrezzatura. Iniziò cosi la grande sfida.

Ricordi la tua prima attrezzatura?

Una delle mie prime combo fu una Faith Spin della Milo da 0,5/4 gr con un mulinello Daiwa Revros 2000 montato con trecciato dello 0,06. Fin da subito cercai esche simili al pesce foraggio presente in quella zona, esche della Rapala e Nomura. I risultati non tardarono ad arrivare ma non ero ancora soddisfatto. Potevo e dovevo essere ancora più efficace. Avevo osservato che il nuoto delle esche che utilizzavo non era proprio naturale e dovendomi confrontare con pesci cosi sospettosi, necessitavo di un cambiamento. La svolta arrivò con i JERK e LIPLESS. Recuperati nel modo corretto, ovvero con un recupero quasi lineare, le soddisfazioni vere finalmente arrivarono.

Quanto tempo hai passato a studiare questi pesci?

Molto tempo. Le ore passate sulle rive dei nostri corsi d’acqua, non le conto. Ad ogni uscita cercavo di carpire qualche segreto di questo meraviglioso predatore. Li ho visti cacciare in formazione, con l’intento di spingere il pesce foraggio verso altri cavedani pronti ad aprire la bocca per un lauto pasto. Mi è capitato spesso anche di vederli immobili in 15 cm di acqua con la pinna dorsale fuori dall’acqua in attesa di divorare qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Osservando per esempio, le sue bollate, decisi un giorno di insidiarli a galla. Ero consapevole che la strada intrapresa fosse piuttosto difficile ma alla fine è stata la scelta migliore. Vedere esplodere l’acqua per una cacciata a galla, non ha prezzo.

In che periodo peschi il Cavedano e con quali esche?

Sicuramente il periodo di pesca è piuttosto lungo. Io li pesco da Aprile a Novembre. All’inizio della stagione utilizzo piccolissimi POPPER, e esche che imitano gli insetti presenti sulla superficie dell’acqua. Quando comincia a comparire il pesce foraggio, utilizzo prevalentemente i WTD, li trovo semplicemente LETALI

POPPER e WTD
WTD

NON SOLO CAVEDANI………….

Dove ti possiamo trovare, a parte sulle rive dei nostri bacini?

La voglia di far conoscere questa tecnica e di poter far conoscere meglio questo magnifico predatore, mi ha spinto ad aprire, qualche anno fa, un canale YouTube “DANIELE CATTANEO FISHERMAN EVOLUTION”

Vedere esplodere l’acqua per una cacciata a galla, non ha prezzo.

DANIELE CATTANEO FISHERMAN EVOLUTION

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