PIKE FISHING BY SIMONE FRADEGRADA

PERCHE’ I DRAGHI ESISTONO DAVVERO…………………

Con immenso piacere vi presento un caro amico ma sopratutto un grande esperto di pesca al Luccio, Simone Fradegrada.

Pescatore da 40 anni grazie alla passione trasmessa dal papà. Dopo aver provato alcune tecniche si è appassionato allo spinning ai grandi predatori. Da diversi anni pesca in Italia e nel mondo cercando di ampliare sempre più il suo bagaglio culturale e alieutico. Da oltre 10 anni pesca assiduamente in Svezia soprattutto sul Mar Baltico con puntate anche in Lapponia ed Irlanda. Oggi, la sua grande sfida sono i laghi italiani.

Simone cosé per te la pesca al Luccio?

La pesca al luccio è uno stile di vita !

Può sembrare un’esagerazione , ma chi la pratica assiduamente potrà solo confermare questa mia affermazione. Sacrificio, perseveranza, abnegazione e un continuo studio ed apprendimento fanno del Pikeman 2.0 un vero e proprio “sognatore” sempre alla ricerca del tanto amato Esocide.

La pesca in generale ma la pesca al Luccio in particolare, richiede anche una preparazione in termini di accessori fondamentali che bisogna avere sempre con se. Mai farsi trovare impreparati. So che hai creato il KIT del LUCCIARO, in cosa consiste?

Pescando il luccio sono fondamentali alcuni accorgimenti, sia per la salvaguardia del pesce che per la nostra sicurezza in pesca.

Qui di seguito una lista di ciò che bisogna necessariamente possedere quando ci si appresta a una sessione di pesca al Luccio – 1 pinza a becco lungo1 guadino di grandi dimensioni 1 tronchese1 materassinoOcchiali polarizzati e cappellinoGiubbino salvagente 1 kit di primo soccorsoForbiciCavetti d’acciaio o fluorocarbon 100/120 lbArdiglioni schiacciati.

In base alla tua esperienza, quando è consigliabile insidiare il Luccio e quali differenze ci sono rispetto ai paesi in cui hai pescato?

Il nostro tanto desiderato esocide lo possiamo pescare quasi tutto l’anno, ovviamente rispettando i periodi di chiusura ed evitando i periodi meno redditizi in base alle condizioni meteo meno indicate per la sua salvaguardia. Diciamo che per gran parte d’Europa è pescabile da Aprile a Gennaio, anche se i mesi estivi soprattutto dove fa parecchio caldo è sconsigliabile la ricerca stessa.

acque svedesi

Essendo un pesce molto delicato risente dei cambiamenti climatici. Si affatica e stressa facilmente se sottoposto a lunghi combattimenti. A secondo del momento, cambiano ovviamente tecniche e approcci, ma ciò che fa la differenza è indubbiamente lo spot che andremo ad affrontare. Il periodo post frega solitamente ( Aprile-Maggio ) in Italia, ma anche Giugno nei laghi Alpini, all’estero ad alte latitudini come la Svezia, il nostro amico esocide predilige esche voluminose e di reazione. Quindi grosse gomme spiombate in acque basse, oppure manovrate sullo “scalino” potranno rivelarsi armi vincenti. Come i più rinomati jerk , che col classico movimento side to side faranno letteralmente impazzire i lucci alla ricerca di foraggio per rifocillarsi dopo le imprese amorose. Il periodo estivo quindi Giugno-Luglio- Agosto sarà una pesca di ricerca. Le alte temperature rallenteranno l’attività che sarà concentrata nelle ore più fresche ( alba e tramonto ) e quindi specialmente nei grandi laghi italiani, le esche che prediligo sono i Crank o gomme. Queste esche, secondo me, manovrate con sapienza sugli scalini potranno indurre il nostro esox ad attacchi violentissimi anche nelle giornate più soleggiate. Discorso a parte merita il nord Europa. Essendo la stagione più corta, a volte i mesi estivi si rivelano quelli con più attività. Quindi sia lo spinning che la tecnica a mosca potranno risultare vincenti, quando qui da noi i lucci saranno probabilmente apatici o poco collaborativi. Da Settembre in poi, il luccio riprende un’attività “normale”, concentrando gli attacchi nelle famose finestre d’attività. L’autunno è uno dei periodi più redditizi, i pesci sono forti e grassi dopo aver mangiato per tutta la stagione. I primi freddi però rallenteranno l’attività, il Luccio è un pesce che risente moltissimo degli sbalzi termici. In previsione del grande inverno e della frega, i grossi esemplari non rinunceranno a sferrare attacchi memorabili e a regalare emozioni a chi sarà più fortunato

Simone, molti ragazzi chiedono consigli e vorrebbero iniziare la pesca al Luccio. Che consigli gli daresti?

Chi sceglie di dedicarsi al Pike è un vero e proprio masochista che sa già in partenza che dovrà soffrire, prender acqua ,vento,caldo, fare centinaia di km per sognare quella agognata botta in canna e quella scarica di adrenalina che solo il Luccio sa darti. Puoi avere una buona attrezzatura ma se non sei pronto mentalmente è forse meglio rinunciare in partenza. È una pesca di poche gioie e tante delusioni, solo chi è mentalmente predisposto a “soffrire” è da considerarsi pronto per questo tipo di pesca che non regala nulla ma allo stesso tempo può realizzare i tuoi sogni in un cambio di luce… perché i Draghi esistono per davvero!

Caro Simone, ti ringrazio molto per avermi dato parte del tuo tempo e di aver impreziosito il sito con la tua testimonianza. Possiamo già anticipare che uno dei prossimi articoli sarà dedicato alla tua amata Svezia

Un grande e sincero ringraziamento a te Paolo per l’opportunità concessami, come sempre persona onesta e gentile nonché grande pescatore

In bocca al luccio !

ROCKER PIKE

dura resistere al Jerk
UN PERFETTO C&R

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