TINA E LA PASSIONE PER LO SPINNING

OMMIODDIO!! IL MIO PRIMO LUCCIO

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Ciao, sono Tina. Abito nella provincia di Ferrara vicino al grande fiume: il Po.

Ciao Tina, raccontaci come è nata la tua passione per la pesca e per lo spinning in particolare.
Che dire della mia passione per lo spinning?
Dobbiamo tornare indietro di alcuni anni, ed esattamente a quando avevo circa 8 anni e cominciai a pescare con mio papà e i miei fratelli. Papà mi fece una canna di bambù presa nel canneto vicino all’orto, ci mise una lenza e come galleggiante usò un tappo di sughero da bottiglia, era perfetta!
L’importante era immergere quell’esca nell’acqua e tirarne fuori qualcosa.

Questa passione è rimasta “assopita” per qualche anno, ma poi cosa è sucesso?
Si è vero. Negli anni, la pesca la accantonai per altre esigenze, lavoro, famiglia etc………. Poi conobbi Davide, il mio attuale compagno, anche lui appassionato di pesca e questo segnò il ritorno alla mia vecchia passione assopita…

Quale è stato l’evento che ha riacceso la passione?

Un giorno, con Davide, decidemmo di fare le vacanze estive in Trentino… ma…. dove? Faccio un’accurata ricerca e mi imbatto nell’Hotel Sport a Levico situato a pochi passi dal lago omonimo che, cosa per noi importante, ospita anche gli animali! Fantastico: carichiamo il mio fedele bassotto, le mie canne da pesca e…..si parte!


Arrivati in Hotel avete una piacevole sorpresa, giusto?

Arrivati in hotel notiamo subito che qualcuno li nutriva la stessa nostra passione per la pesca e, osservando attentamente alcuni ritratti esposti, mi accorgo che il signore che ci accoglie alla reception era lo stesso delle foto. Quali foto? Quelle che lo rappresentavano con dei pesci meravigliosi in mano. Era proprio lui, Walter Arnoldo proprietario dell’ hotel, un ragazzo semplice, cordiale e molto simpatico, nonchè espertissimo pescatore. Ovviamente in quei giorni, con Walter, parlammo molto di pesca e in particolare dello spinning, tecnica che non conoscevo molto. Una sera Walter ci parlò di una gara che organizzava ogni anno ad ottobre “Il Mountain Pike”, una due giorni di pesca al luccio. Pesca al luccio?? Fantastico!!!!!!
Nei giorni che soggiornammo a Levico, Davide cominciò a insegnarmi questo tipo di pesca e a conoscere le principali esche e il loro utilizzo. Cavolo, questo “spinning” era davvero appassionante e divertente.

Siamo arrivati cosi alla gara del MOUNTAIN PIKE. Raccontaci………………..
Arriviamo ad ottobre 2018. Ci eravamo iscritti alla gara, (io ,mio figlio, la sua ragazza, Davide e Rocco, il bassotto). Ricordo quel venerdì sera alla riunione prima della gara, eravamo veramente tanti e l’emozione cominciava a serpeggiare tra i concorrenti. Il mattino seguente, carichi a 1000, decidemmo di iniziare la nostra gara al lago di Levico. Cominciai a pescare. Mi stavo divertendo tantissimo.

SPONDE DL LAGO DI LEVICO

Non ricordo quante esche ho lasciato sul fondo, quante sono rimaste attaccate agli alberi vicini o scomparse tra i canneti. Ma non mi sono mai data per vinta: la voglia di prendere un bel luccio superava il dispiacere di aver perso qualche decina di euro di esche.

Quel giorno non presi niente, non ebbi neanche un’abboccata o un inseguimento. Ero delusa ma cosciente del fatto che avrei avuto anche la domenica e, con essa, un’altra chance.
Il giorno seguente decidemmo di andare al lago di Serraia. Il tempo scorreva veloce e la mattinata stava finendo: mancava poco al rientro in hotel.
Avevo provato molte esche senza successo. Decisi cosi di mettere un Tandem giallo. Feci un lancio rasente un canneto. Stavo effettuando un recupero veloce e, ad un certo punto, sento che la lenza si ferma all’improvviso, la canna si piega e avverto una botta pazzesca!
Ommioddio, urlavo, ommioddio l’ho preso aiuto! C’è, c’è. Io ero impazzita mentre Davide mi diceva di stare calma: “Tienilo, recupera piano, piano”. Ero un pieno di adrenalina, non capivo più niente. Finalmente il pesce arrivò a riva, fu guadinato, misurato e rilasciato rapidamente. Non mi sembrava vero: avevo pescato un luccio! Misurava 39 cm. Lo so, non era di certo uno squalo, ma quello per me era “il mio primo luccio!!”

IL MIO PRIMO LUCCIO DELLA VITA


Dopo pranzo ci fu la premiazione. Non ci potevo credere, chiamarono anche me. Imbarazzata come non mai, andai a ritirare il mio premio e non credevo a quello che stava accadendo: ero felicissima. E’ stata un esperienza bellissima e molto emozionante. Posso dire che da quel giorno mi innamorai….. Di chi? Dello spinning, naturalmente!
Ad ottobre del 2020 ho partecipato, di nuovo, al Mountain Pike. Purtroppo non sono riuscita a pescare il luccio ma ho catturato un grosso cavedano, un pesce bellissimo che mi ha dato una soddisfazione enorme.


Vorrei chiudere questo racconto ringraziando Walter Arnoldo e tutto il suo staff per avermi permesso di partecipare a questa gara ed avermi regalato una fantastica esperienza, ricca di emozioni, oltre ad avermi avvicinata al mondo dello spinning.

Il bellissimo cavedano

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2 Commenti
  1. Scaravaggi Fausto

    Vivissimi complimenti ‼️Racconto interessante, divertente ed emozionante al tempo stesso proprio per la sua semplicità ‼️👏👏👏👏😎😏😘🤙

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